Altre preghiere esaudite
Un aeroporto, una sala d'attesa. E una donna che ancora non sa che quella terra di nessuno fra due mondi, fra L'Avana e Miami, è l'unico luogo che davvero le appartiene. La donna è un'aspirante scrittrice, di quelle che partecipano a tutti gli eventi letterari ma hanno paura di votarsi completamente a un mestiere che "attrae sempre la gente triste e sola". Ostenta sarcasmo e disinvoltura ma in realtà è un'amante abbandonata che non si rassegna all'abbandono. E ha deciso di seguire Batman, un culturista innamorato di Neruda e dei propri bicipiti, nella fuga verso il promettente nulla degli Stati Uniti che ha interrotto la loro impetuosa 'liaison'. Tra partenze e ritorni, passato e futuro, la protagonista-narratrice evoca con umorismo e tenerezza le vicende stravaganti e dolorose di chi a Cuba è rimasto e di chi se n'è andato: all'Avana, fra gli altri, la fascinosa segretaria-amica Marylin, un autista-factotum "posseduto" dai personaggi del teatro shakespeariano, e Drizella, animatrice del gruppo delle scrittrici vampire; a Miami la frivola Barbie, alla spasmodica ricerca di un principe al volante di una Jaguar, e Merlino, con le sue polveri magiche sospette e le ambizioni da produttore cinematografico. Le tante storie che si intrecciano rappresentano i diversi modi di essere, e di sentirsi, cubani: "di qui" o "di laggiù", da questa o dall'altra parte del mare. Alla quotidiana lotta di chi resta e si ingegna per sopravvivere, si contrappongono le aspirazioni spesso frustrate di chi ha barattato la povertà materiale con quella dello spirito.Dando prova di un talento affabulatorio che varca i confini del realismo, Mylene Fernandez Pintado tratteggia i suoi personaggi nel segno della nostalgia, dell'appartenenza mancata, del viaggio come percorso dell'introspezione. L'Avana in queste pagine si fa simbolo di ciò che abbiamo perduto, di ciò che eravamo o che potevamo essere, del passato. E dei desideri più belli, quelli mai esauditi.
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