La fortezza della solitudine
All'inizio degli anni Settanta, Abraham e Rachel Ebdus, insieme al figlio Dylan, sono tra i primi bianchi a vivere in un quartiere di Brooklyn abitato in gran parte da afroamericani. Abraham, pittore, abbandona il suo lavoro per realizzare incomprensibili cortometraggi minimalisti, Rachel ex hippie dalle idee politiche confuse e distorte, finirà per abbandonare la famiglia. Solo, tormentato e deriso dai ragazzini neri, Dylan trova rifugio nell'amicizia di Mingus Rude, figlio di un cantante di colore un tempo famoso, ora cocainomane e pieno di rabbia contro il mondo. Il racconto si snoda lungo trent'anni di cultura americana, tra problemi razziali, vita di strada, arte d'avanguardia, black music e il flagello delle droghe pesanti.
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