I segni sulla pelle
A venticinque anni Caterina è al suo primo incarico per la radio privata con cui collabora: su un treno diretto a Genova deve seguire le manifestazioni di protesta contro il vertice del G8. Fuori della stazione l'aspetta una città in stadio d'assedio: lo spettro della violenza si aggira per le strade presidiate dalla polizia e si respira nelle parole dei manifestanti. E' uno scontro tra due mondi quello a cui assiste Caterina, dove all'entusiasmo del movimento no global si contrappone la reazione delle forze dell'ordine, un'escalation violenta che culmina con la morte di un ragazzo, colpito da un proiettile dei carabinieri. Ma una voce terribile circola nel corteo: forse anche una ragazza è stata uccisa e il fatto è stato tenuto nascosto per non creare ulteriore imbarazzo al governo. Due telefonate anonime, che confermerebbero questa versione, convincono Caterina a indagare sulla vicenda. Insieme a lei ci sono Alessandro, l'ex fidanzato ritrovato proprio a Genova, e Giovanna, la giornalista di una radio milanese. Ha inizio così una ricerca difficile nella città in preda al caos, avvolta dai fumi dei lacrimogeni, dove le cariche della polizia trasformano i manifestanti in fuggiaschi in cerca di rifugio. Spagnola, forse basca, ferita e incarcerata, uccisa e fatta sparire: le ipotesi sulla misteriosa ragazza sono molteplici e solo dipanando una matassa di bugie e supposizioni Caterina arriverà a una verità assurda quanto scomoda. Ispirandosi ai drammatici avvenimenti del luglio 2001, Stefano Tassinari con "I segni sulla pelle" ha creato un romanzo dove il giallo si mescola con la denuncia sociale e in cui il bisogno di verità è solo un altro modo di protestare contro la fine di un sogno.