National Gallery. Londra
La scalinata, le colonne, il frontone e la cupoletta della National Gallery sono l'inconfondibile fondale di Trafalgar Square. Il fatto che un edificio ottocentesco sia diventato una delle immagini-simbolo del cuore di Londra può aiutare a comprendere il ruolo e il significato del museo. La stupenda raccolta di pittura è sentita come un patrimonio 'nazionale': non l'eredità di una raccolta principesca, né il frutto di bottini di guerra, né il ricovero di opere provenienti dal territorio. La pinacoteca londinese si è formata e prodigiosamente arricchita attraverso una serie di iniziative di acquisizione, di lascito o di donazione, riguardanti singole opere o intere collezioni: su molti cartellini è meticolosamente scritto il luogo, l'anno e il prezzo dell'acquisto. La National Gallery è un punto di riferimento irrinunciabile per la conoscenza della storia dell'arte, con particolare riferimento per la pittura italiana dal XIV al XVI secolo, per i 'primitivi' fiamminghi e per la scuola olandese del Seicento: dovendo indicare un nucleo insostituibile, forse si può sottolineare l'umanesimo toscano (da Masaccio a Paolo Uccello, da Piero della Francesca a Botticelli, da Leonardo a Raffaello) come davvero inarrivabile. Ma insieme all'eccezionale qualità di tutti i dipinti, il reale segreto del museo consiste nel vero, palpabile amore per l'arte. Senza mai ricorrere ad allestimenti fastosi o a soluzioni museografiche spregiudicate, nemmeno nella recente e sobria Sainsbury Wing, la National Gallery mette ogni opera al posto 'giusto', nella luce più appropriata, nelle migliori condizioni di conservazione e soprattutto in una logica di accostamenti e paragoni che aiuta davvero a capire. Questo volume accompagna il lettore in una piacevole passeggiata attraverso il museo, in compagnia di tanti capolavori emozionanti, in un senso ben percepibile e condiviso di passione per l'arte e per la bellezza.
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