Da Rousseau a Ligabue. Naif?
Aggiungere al titolo di un libro un punto interrogativo - Naif? - può sembrare curioso, ma riflette proprio l'intenzione del curatore Francesco Poli, ovvero rilanciare il dibattito sull'opportunità o meno di riunire artisti tanto diversi sotto il termine "naif". Il presente catalogo propone 120 dipinti, a cominciare dal doganiere Rousseau, capostipite di un'arte portata all'attenzione del pubblico e della critica nel 1928, durante la prima mostra collettiva a Parigi che riuniva anche opere di Bauchant, Vivin e Séraphine. Seguono opere di artisti di diversa origine, come Camille Bombois, lo svizzero Adolf Dietrich, il georgiano Niko Pirosmani -- poco conosciuto da noi ma popolarissimo nel suo paese -, i croati Fejes e Generalic, il polacco Nikifor, gli americani Hirshfield, Grandma Moses o Pegeen, per citarne solo alcuni. Tra gli artisti italiani non potevano mancare Antonio Ligabue e Orneore Metelli. Il catalogo delle opere è tutto a colori. Tra gli autori dei saggi, Francesco Poli, curatore della mostra, e Charlotte Zander, la più importante collezionista al mondo di arte naif, la cui raccolta riunita nel 1996 in un museo comprende parecchi dipinti di questo catalogo.