Rosso e oro. Tesori del barocco portoghese

Rosso e oro. Tesori del barocco portoghese

Era già da qualche tempo che il Portogallo non presentava a Roma un'esposizione che fosse significativa testimonianza dei percorsi della sua identità culturale. Nel farlo ora con la mostra "Rosso e Oro. Tesori d'arte del barocco portoghese", dopo il notevole successo di Parigi, intendiamo ricordare un breve periodo della storia del nostro paese e delle sue proiezioni nell'arte portoghese, paese all'epoca diviso fra la memoria degli incontri con i nuovi mondi scoperti dai suoi navigatori, il tempo oscuro della temporanea perdita dell'indipendenza e la volontà politica di una riaffermazione nazionale che più tardi avrebbe visto coniugarsi ai fasti barocchi e all'esuberanza che connotano il Portogallo del XVII secolo, un'intensa attività diplomatica, soprattutto con la Santa Sede. Nazione dalle più antiche frontiere d'Europa, abituata da sempre - al suo interno e al suo esterno - al convivio fecondo con genti e culture diverse, è dunque una piccola parte di se stessa e del suo patrimonio artistico che invia oggi a Roma per coprire un ulteriore spazio nell'ambito delle conoscenze comuni e per fomentare nuove vie di scambi culturali fra i nostri due paesi, partner strettamente associati nella costruzione del futuro europeo. E poiché questo è un cammino imprescindibile considerati i molteplici legami che ci uniscono - talvolta riconoscibili in alcune delle opere esposte - sentiamo di dover ringraziare per il consenso e l'inestimabile collaborazione al progetto le autorità del Comune di Roma, in particolare il Sindaco della città Walter Veltroni, e i Musei Capitolini nelle persone del Sovraintendente Eugenio La Rocca e del Direttore Anna Mura Sommella con i rispettivi collaboratori, senza il cui contributo questa iniziativa del Ministero della Cultura portoghese non sarebbe stata possibile.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare