Jorn Utzon. Architetto della Sydney Opera House
"Ho visitato lo Yucatàn. Queste rovine sono meravigliose, e allora perchè prendersela? Un giorno anche l'Opera sarà un cumulo di rovine". Così, nel 1966, Jorg Utzon (Copenaghen, 1918) scrive al suo assistente australiano, Bill Wheatland. Da poche settimane ha lasciato Sydney; si appresta a rientrare in Danimarca e dietro di sè, sulla vasta piattaforma di Bennelong Point protesa nella baia di Sydney, lascia una formidabile opera incompiuta. Dal 1957, da quando aveva vinto il concorso internazionale bandito per la costruzione della Nuova Opera House, aveva dedicato al suo stupefacente progetto ogni energia. I suoi disegni sembrano esaurire la parabola seguita dalla ricerca strutturalistica moderna. La copertura a vele della nuova Opera House portava alle estreme conseguenze la tradizione formatasi a partire dalle esperienze dell'ingegneria ottocentesca, poi continuata da Catalano, Yamasaki, Candela, Nervi...
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