Botticelli. Allegorie mitologiche
L'organizzazione del libro stabilisce dei moduli di approccio alla pittura secondo uno schema ripetitivo di esplicita impronta didattica che, partendo dal generale per arrivare al frammento, obbliga ad un rapporto più immediato possibile con l'opera d'arte. Dopo il saggio iniziale, che ripercorre un itinerario critico della biografia dell'artista, vengono esaminati quattro dei dipinti profani più celebri di Sandro Botticelli - vale a dire la "Primavera", la "Nascita di Venere", la "Pallade e il Centauro" della Galleria degli Uffizi a Firenze, "Marte e Venere" della National Gallery a Londra. L'atlante delle illustrazioni documenta compiutamente ogni singolo dipinto passando dall'insieme complessivo a settori ravvicinati della composizione per arrivare infine a un certo numero di dettagli; a questo punto si muta fortemente il ritmo della sequenza: le immagini, riprodotte esattamente nelle dimensioni originali del dipinto isolate da una controcampitura nera, lo esplorano analiticamente, così da restituire la pittura in tutta la sua fragrante materialità, come se il lettore fosse posto nella possibilità di travalicare le distanze spaziali per poter osservare i brani pittorici a portata d'occhio ravvicinata; alla stessa distanza di controllo che usava l'artista.
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