Lo specchio del cielo. Forme, significati, tecniche e funzioni della cupola dal Patheon al Novecento
Dal Pantheon ai giorni nostri: attraverso una ben congegnata campionatura, i saggi raccolti in questo volume ripercorrono la storia di una delle forme che con continuità ha scandito gli sviluppi dell'architettura d'Occidente. Pur avendo subito continue metamorfosi, la cupola è la più resistente e diffusa tra le icone simboliche in cui il pensiero architettonico si è espresso, la figura con cui il sapere costruttivo si è cimentato in maniera serrata a partire dall'epoca classica. Nei saggi che compongono il libro ordinato da Claudia Conforti, si intrecciano punti di vista diversi: l'analisi archeologica dialoga e si misura con l'indagine tecnica, il giudizio estetico si confronta con le acquisizioni rese possibili dalla filologia del rilievo architettonico. Nel Novecento, accanto al fiorire di interpretazioni generali radicalmente innovative - si pensi a solo titolo di esempio agli scritti di Coomaraswamy o di Corbin - si è venuta formando una vasta letteratura specialistica sull'architettura delle cupole. Questa letteratura non è stata però sufficientemente arricchita da studi dedicati a tecniche utilizzate, ai modi costruttivi impiegati nei diversi cantieri, ai materiali usati, alle tecnologie sperimentate, alla materialità, in altre parole, delle forme che nei secoli hanno manifestato il modo in cui una configurazione spaziale si è rinnovata continuamente a partire da originarie sovrapposizioni e compenetrazioni di forme geometriche semplici. Con queste problematiche si sono cimentati gli autori del libro. Glia argomenti affrontati vanno dalle cupole adrianee a quelle bizantine, dai modelli quattrocenteschi alle costruzioni barocche, dagli arditi esperimenti ottocenteschi alle contrastanti esperienze compiute nel Novecento.
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