Tre saggi sullo stile. Il barocco, il cinema e la Rolls Royce

Concepiti come conferenze per un pubblico di non specialisti, questi saggi ci offrono una forma di comunicazione viva, diretta, piena di spirito e di trovate su nuclei tematici di largo interesse rivelando nuove pieghe della sensibilità e della personalità intellettuale di Panofsky. In tutti il percorso è storico, ma interpolato da considerazioni metodologiche, riflessioni, analisi e osservazioni che funzionano come punti luce e insieme marchi di fabbrica. In primo piano, lo stile, un argomento presente in tutte le opere di Panosfky, ma che qui è il nucleo centrale dell'indagine. L'autore intende descrivere quei caratteri visivi, endemici, presenti nelle opere che appartengono a un determinato periodo (il barocco), a un mezzo espressivo (il cinema), a una nazione (l'Inghilterra) e si cimenta nel darne una valutazione che tenga conto di un più ampio quadro di riferimento concettuale.Soggetto principale del primo saggio, inedito, è il barocco inteso come fenomeno non esclusivo delle arti visive ma più in generale, come evoluzione di una cultura e di un gusto. Di qui il larghissimo spazio dato allo studio dei sentimenti, del modo di sentire e all'anlisi psicologica, sociale e filosofica dell'epoca.Il saggio sul cinema è uno dei rarisimi casi in cui i metodi scientifici di studio peculari alla disciplina storico-artistica vengono applicati all'analisi dei film. Ma l'esito va oltre: del cinema viene segnalata l'ulteriorre complessità dovuta al sommarsi di diversi linguaggi espressivi, fino alla formulazione del principio di "coespressività".La Rolls-Royce e la sua 'Silver Lady' sono il pretesto paradossale, il titolo un po' dandy, per un brillante resumé della storia ddel gusto inglese, con riferimenti che oscillano, dal Medioevo al Neoaclassicismo, tra i modelli per i giardini e le cattedrali gotiche, tra artigianato, tecnica, architettura e design.