La scimmia batte il tempo. Alle origini della musicalità negli animali e nell'uomo
Quando si parla di “musicalità”, probabilmente per la maggior parte delle persone il pensiero corre subito alla popstar o al compositore preferito, oppure a bambini prodigio come Lang Lang o i fratelli Jussen. Ma la musicalità è molto di più: è un’abilità che quasi tutti gli esseri umani possiedono, una serie di caratteristiche che ci permettono di apprezzare e/o produrre musica. Ma è veramente una nostra peculiarità esclusiva? Oppure lo è perché sembriamo essere la sola specie con un repertorio musicale così ampio? La nostra predisposizione alla musica è unica come la nostra capacità linguistica? E s’incontra soltanto negli esseri umani oppure è una caratteristica che ha alle spalle una lunga storia evolutiva che condividiamo con altri animali? In La scimmia batte il tempo, Henkjan Honing affronta tutti questi interrogativi, raccontando il suo itinerario alla scoperta delle capacità musicali di altri animali: dagli esperimenti sulla percezione ritmica dei macachi ai test di ascolto con gli uccelli diamantini; da quelli sull’orecchio assoluto a quelli sulle reazioni degli animali marini al suono. Ne è risultato un libro che è anche un diario di viaggio in una nuova area di studio, con tutti gli imprevisti, i colpi di scena, i dubbi e le sviste del caso. Un viaggio alla ricerca di che cosa ci rende “creature musicali”.