Nella terra di Iside. L'Egitto nell'immaginario letterario italiano
Il volume narra un'esotica avventura umana e letteraria che parte dalla spedizione napoleonica in Egitto, passando dalla realizzazione del Canale di Suez e dall'Aida di Giuseppe Verdi, dalle battaglie di Dogali e Adua, per giungere al periodo delle politiche giolittiane e fasciste e alla Radio Cairo con cui Fausta Cialente informava gli italiani durante la Seconda guerra mondiale. Proprio Il Cairo e Alessandria sono, tra Otto e Novecento, un grande palcoscenico per gli italiani, siano essi viaggiatori, esuli, emigrati, avventurieri, scienziati, portatori di ideali risorgimentali o anarchici convenuti intorno alla "Baracca rossa" di Enrico Pea. Queste straordinarie esperienze vengono raccontate in poesie, romanzi, testi teatrali, da D'Annunzio, Marinetti, Ungaretti, Rafanelli. "L'Egitto antico e moderno" di Giuseppe Regaldi e "Le figlie dei faraoni" di Emilio Salgari conquistano l'Italia e nelle "Memorie sull'Egitto" di Amalia Nizzoli sono descritti per la prima volta gli harem. Nello stesso periodo lo studioso siciliano Emanuele Ciaceri scopre che il culto di sant'Agata, patrona di Catania - ricordato da Giovanni Verga -, è modellato su quello di Iside, e un viaggiatore etneo, Natale Condorelli, immagina l'Egitto naturale sponda culturale ed economica della Sicilia, crocevia del Mediterraneo. Nota introduttiva di Christian Greco. Prefazione di Lorenzo Braccesi.
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