Il dialogo euristico. Orientamenti operativi per una pedagogia dell'ascolto nella scuola
Bambini e ragazzi hanno una forte tensione conoscitiva. La loro capacità di fare associazioni, creare connessioni, elaborare ipotesi e teorie esprime un desiderio di relazione con il mondo. Pensieri e parole degli alunni costituiscono un primo patrimonio di approssimazione a concetti di grande interesse per chi pensa l'apprendimento come processo di costruzione della conoscenza, individuale e corale. La scuola ha il compito di restituire agli allievi il valore dei loro pensieri offrendo un luogo per esprimerli, abitato da adulti capaci di dare importanza a quello che dicono: solo così si può alimentare il loro desiderio di conoscere e di interrogarsi sempre su tutto. Dare dignità al pensiero di ogni bambina e bambino, ragazza e ragazzo significa contrastare la scuola della "risposta corretta", che si accontenta di apprendimenti meccanici e superficiali. Partendo da questa premessa, un gruppo di insegnanti ha sperimentato percorsi di ricerca intorno ad alcuni oggetti di conoscenza come il cielo e il tempo, intrecciando esperienze e linguaggi differenti e mettendo a confronto i pensieri sorti dalle continue discussioni in classe con le idee dei "grandi" della storia della cultura. Da queste esperienze nasce una documentazione che raccoglie esempi e indicazioni operative per dar corpo a un'idea di scuola come luogo di ricerca culturale e laboratorio di democrazia.