Salvatore da Horta, il medico delle febbri. Un culto per l'identità sarda
Salvatore da Horta (1520-1567) sbalordisce per i suoi innumerevoli miracoli, tanto da diventare l'anti-Lutero della controriforma iberica. Sepolto a Cagliari, eleva l'isola a centro religioso del cattolicesimo mediterraneo, poi viene completamente dimenticato, quindi riscoperto e, in tempi rapidissimi, elevato alla gloria degli altari come taumaturgo sardo delle febbri e intercessore della Spagna franchista. E soprattutto una Sardegna alla ricerca dell'autonomia e schierata in difesa della sardità a promuoverne il culto! I sardi si rispecchiano in un marginale, illetterato e idiota, che risana la loro identità, infiacchita dalla depressione malarica. Quali i motivi culturali, sociali, economici, ambientali e sanitari alla base della reinvenzione contemporanea di una tradizione controriformistica?
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