La rinascita dell'idealismo. Spaventa, Croce e Gentile tra ieri e oggi
Giovanni Gentile, nel 1903, intitolava La rinascita dell'idealismo il "manifesto" di ciò che, nelle sue intenzioni, significava il progetto culturale condotto con Benedetto Croce nei primi anni del secolo. Così si è voluto intitolare questo libro, che mostra come - malgrado le polemiche condotte da vari versanti nel secondo dopoguerra - il pensiero di alcuni autori dell'idealismo italiano risulti ancora centrale ai giorni nostri. Tracce del loro pensiero - e dello stesso Gentile in primo luogo - sono riscontrabili nella filosofia del Novecento e in quella contemporanea: implicitamente nella concordanza con grandi temi della cosiddetta filosofia continentale; più o meno esplicitamente in alcuni autori italiani che dai precedenti hanno preso le mosse. Spazio viene dedicato anche a un confronto tra le proposte teoriche di Spaventa, Croce e Gentile e quelle degli autori americani che stanno oggi dando vita a una "rinascita hegeliana", per ravvisare (rare) affinità e (profonde) differenze. Si discute, inoltre, se gli idealisti italiani diano luogo ad una tradizione unitaria malgrado le forti differenze, talvolta anche strutturali, tra le loro proposte, e in che misura questa eventuale tradizione possa essere collocata nell'attuale dibattito filosofico europeo.
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