Diacronia lessicale e paralessicale dall'unità a oggi
Dalla metà dell'Ottocento o, meglio, dalla data dell'ultima edizione dei "Promessi sposi" (1840) ad oggi, la lingua di Dante si è evoluta più di quanto non fosse cambiata nel mezzo millennio precedente. Con questo volume l'autore propone uno studio storico del lessico dall'Unità d'Italia ad oggi, confermando in parte fenomeni di cui sono già consapevoli i linguisti, come il fatto, ad esempio, che alcuni scrittori del secondo Ottocento (specie Caterina Percolo e Gabriele D'Annunzio) scrivevano quasi come se il mondo e la lingua si fossero fermati al glorioso Trecento. Ma soprattutto svela alcuni fenomeni diacronici inattesi e sorprendenti, ragionando intorno alte cause e modalità dei mutamenti e ponendo in rilievo come i mutamenti lessicali e paralessicali dell'italiano moderno siano avvenuti in gran parte con un graduale e sofferto processo di abbandono di due consolidate con-suetudini linguistiche, il toscaneggiare e il francesizzare.
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