Bioestetica. Senso comune, tecnica e arte nell'età della globalizzazione
A seguito degli sviluppi delle biotecnologie e all'affermarsi dell'economia globalizzata, si è recentemente imposto all'attenzione pubblica il problema di una "biopolitica", da intendere non solo come l'assunzione della vita biologica in quanto ambito prioritario del potere politico, ma anche come territorio di una più ampia e indeterminata dimensione socioculturale che coinvolge il corpo e le sue estensioni mediali e, più in generale, la ridefinizione tecnica della sensibilità. In questo campo, accanto a un'evidente e massiccia sperimentazione di carattere artistico, mancano del tutto appropriate indagini di carattere teorico e filosofico. Il libro si propone di ovviare a tale carenza teorica presentando una mappa dettagliata dei problemi che la biopolitica pone all'estetica e alla teoria delle arti.
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