Verità e prospettiva in Nietzsche
"Se ci si volesse tirare fuori dal mondo delle prospettive, si perirebbe. Anche una neutralizzazione delle grandi illusioni già incorporate distrugge l'umanità. Bisogna approvare e accettare molte cose false e cattive" (1884). Così dicendo, Nietzsche decreta la morte della verità oppure la ripropone in forme sconosciute alla tradizione? In altri termini: l'incessante divenire delle prospettive distrugge oppure rafforza l'essere della verità? E soprattutto: dopo Nietzsche, hanno senso parole di verità? Intorno a queste domande, nell'attenzione critica alle interpretazioni testuali e nel confronto serrato con la lettura dell'"eterno ritorno dell'identico" offerta da Emanuele Severino, ruotano gli autorevoli contenuti nel volume.
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