La funzione psicologica del lavoro
L'autore di questo volume considera il lavoro come un'attività "diretta", così da allargare il concetto di attività ai movimenti della soggettività. Ogni attività di lavoro è sempre orientata simultaneamente verso tre direzioni: verso il compito da effettuare, verso coloro che hanno direttamente o indirettamente a che fare con tale compito e infine verso se stessi, poiché l'attività di lavoro non lascia mai "immutati" coloro che la compiono. In questo senso partecipa al processo di soggettivazione. Il libro tratta in maniera specifica del rapporto che esiste tra "generi" professionali, determinati dalle forme e maniere particolari che un'attività manifesta in un contesto.
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