Scienza e fascismo
Il grado di compromissione degli scienziati italiani con il fascismo fu senz'altro elevato, anche se per ragioni diverse. Se gli economisti presero molto sul serio sia il corporativismo che l'autarchia, un contributo alla preparazione della guerra giunse anche da chimici e ingegneri. La comunità scientifica italiana contribuì attivamente alla variante "fascista" del razzismo. Questo saggio affronta le diverse sfaccettature di questa complessa relazione: dall'aspetto istituzionale, con le vicende che portarono alla nascita del CNR, a quello culturale, con la ricezione in Italia delle teorie di Einstein, fino a quello più propriamente politico, con il coinvolgimento degli scienziati nelle politiche autarchiche e nelle leggi razziali.
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