Cronosensitività. Una teoria per lo studio filosofico dei linguaggi
Possiamo ancora descrivere la competenza linguistica come la conoscenza di un codice? O non dobbiamo piuttosto guardare a quelle teorie che sono sensibili al 'tempo' nel quale l'altro 'avviene'? Da queste domande prende avvio una riflessione sulla natura e le finalità di una filosofia dei linguaggi. Ne nasce una teoria compiuta, che mescola in modo originale il pensiero di Nelson Goodman e quello di Donald Davidson con i metodi di una filologia 'multimediale', capace di recuperare l'individualità di ogni evento comunicativo, restituendo alla persona quella centralità che le discipline del segno e del codice le avevano, per oltre un cinquantennio, sottratto.