Altre Italie. Identità nazionale e Regioni a statuto speciale
Nella democrazia italiana sospesa tra 'Prima' e 'Seconda' Repubblica, a seguito della crisi del sistema dei partiti e della rinascita di fratture di tipo politico-territoriale (evidenziate dal leghismo padano e dal riformismo 'regionalistico-federalistico'), l'attenzione pubblica si è focalizzata sul problema della nazione e del mantenimento della sua coesione e unità. Schiacciate dal protagonismo del 'nuovo regionalismo', le vicende dell'autonomismo storico incarnate dalle Regioni a statuto speciale sono così rimaste nell'ombra. Attraverso la ricostruzione storico-politica delle esperienze di Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna (dall'unificazione nazionale ai nostri giorni, passando per il fascismo e la fondazione della Repubblica), questo volume mette in luce come le questioni associate alle 'periferie speciali' contribuiscano a definire il profilo di un''identità difficile' quale è tipicamente quella nazionale nell'Italia contemporanea. Questioni ancora aperte di memoria storica e di appartenenza collettiva, di democrazia e di convivenza multinazionale, di confini internazionali, di interessi nazionali e di 'euroregioni' trovano spazio nelle periferie speciali italiane. Le Regioni a statuto speciale diventano così uno specchio che riflette frammenti di identità nazionale. Comprendere le 'ragioni delle regioni speciali' può aiutare a porre rimedio a quel federalismo un po' astratto e 'à la carte' che negli ultimi anni disorienta opinione pubblica e cittadini che vorrebbero dare forza politica all'idea di una 'patria per gli italiani'.