La moneta romana. Società, politica, cultura

La moneta romana. Società, politica, cultura

Durante l'età repubblicana, la moneta romana si fa simbolo della posizione centrale dell'uomo nell'attività politica e del suo desiderio di lasciarne testimonianza. A prescindere dalla sua funzione economica di misura del valore, la moneta è concepita dai Romani come un 'monumentum', cui dunque sono state attribuite quelle caratteristiche di ricchezza e varietà di temi e raffigurazioni che non si riscontrano nella moneta di nessun altro Stato e in nessun altro periodo storico. Accanto alla rappresentazione di tipo narrativo - leggende e miti o avvenimenti reali - si trova l'esaltazione dell'individualismo romano esploso, dopo la morte di Cesare, sulle monete dei rivoluzionari che sostituiranno ai ritratti degli antenati la propria effigie. Nell'età imperiale la moneta diventa dunque un veicolo privilegiato per l'autocelebrazione, senza per altro abbandonare la tradizione di fissare nel conio i grandi eventi, le divinità e le personificazioni delle virtù civili e militari della società e dello Stato romano.
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