La conquista silenziosa. Perché le multinazionali minacciano la democrazia
Tra le 100 maggiori economie del mondo, 51 sono multinazionali e solo 49 stati nazionali. Le vendite di una sola grande azienda come la General Motors possono superare il Pil dell'intera Africa sub-sahariana, e una singola catena americana di supermercati può registrare introiti maggiori di stati come la Polonia o l'Ungheria. Come può, in questo contesto, la politica controllare e governare l'economia? Qual è il reale potere dei partiti e degli uomini per i quali votiamo? Quale il futuro della democrazia? A partire da queste e altre domande quanto mai attuali, Noreena Hertz dà vita ad una appassionata e lucida denuncia dell'economia globale, mostrando come in tutto il mondo le multinazionali premono sui governi con mezzi sia legali che illegali e mettono in questo modo a rischio la democrazia e il bene pubblico. E' oggi necessario conclude la brillante saggista inglese allargare e rendere più incisiva la protesta dei cittadini contro questo strapotere di pochi ricchi, attraverso movimenti spontanei come a Seattle o a Genova ma soprattutto attraverso scelte più consapevoli in quanto consumatori. Se non facciamo niente, se non mettiamo in questione le nostre convinzioni e non riconosciamo la nostra responsabilità nella creazione di questo nuovo ordine mondiale, tutto sarà perduto.
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