Emozioni al lavoro. Itinerari sociologici
A lungo considerate fattori negativi di perturbazione della razionalità, negli ultimi anni le emozioni hanno assunto una legittimazione sociale e scientifica del tutto inedita. Partendo dal'esame di come le emozioni sono entrate a far parte delle categorie dell'analisi organizzativa, l'autrice rivisita differenti prospettive teoriche, mettendo in evidenza ciò che, a suo avviso, ne costituisce l'essenza centrale. L'itinerario che il libro propone ha come obiettivo principale quello di dimostrare come la natura delle emozioni sia insieme razionale e irrazionale, corporale e cognitiva, individuale e sociale, e come essa rompa un modo di pensare, profondamente radicato nella cultura occidentale (scientifica e non), che ha separato il corpo dalla mente, la natura dalla cultura, l'universale dal relativo, la ragione delle emozioni. Il punto di arrivo è verificare se e come le emozioni possano entrare a far parte delle categorie utilizzate da coloro che studiano i contesti delle relazioni di lavoro e se e come ciò possa modificare in modo significativo il punto di vista sul funzionamento delle organizzazioni. Se sia cioè possibile una nuova fase di studio che segni il passaggio dalla marginalizazione e dal controllo delle emozioni all'assunzione dell'emozionalità come nuovo principio organizzativo; una fase, quindi, che consideri quest'ultima come parte della ragionevolezza quotidiana che anima le organizzazioni.
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