Ascoltando Omero. La concezione di linguaggio dall'epica ai tragici
Nel mondo omerico la parola non è espressione verbale di un concetto ma manifestazione di una potenza che di essa si serve per affermarsi. Ascoltando Omero i poeti, i filosofi, i legislatori che vissero nel mondo greco tra il VII e il V secolo a.C. maturarono una diversa concezione di linguaggio, opposta a quella che era stata propria dell'epica: la parola divenne segno convenzionale, strumento nelle mani dell'individuo che pretendeva di piegarla alle sue esigenze. La rivoluzione culturale che si attuò nel Mediterraneo ebbe origine dall'innovazione che ne scaturì nel modo di concepire il linguaggio: l'opinabilità dei valori e le infinite possibilità del pensiero astratto furono le conseguenze di questo processo che rese necessaria la scrittura.
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