Tra esilio e castigo. Il Komintern, il PCI e la repressione degli antifascisti italiani in Urss
Grazie alla diretta consultazione degli archivi appartenuti al'Unione Sovietica, materiali finora inediti, l'autrice ha ricostruito in questo libro la storia dei rapporti che intercorsero tra l'Internazionale Comunista e il PCI negli anni 1936-1938. Nel suo lavoro di scandaglio, l'autrice fa luce non solo su eventi ancora non del tutto chiariti, come il forzato scioglimento del Centro estero del PCI di Parigi o il ruolo avuto a Mosca dai dirigenti italiani attivi negli organismi del Komintern durante il Terrore staliniano, ma anche sugli oscuri destini di diverse centinaia di antifascisti e comunisti italiani emigrati e scomparsi in URSS negli stessi anni.
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