I doni
Gli abitanti dei Monti - un territorio impervio e selvaggio - possiedono dei Doni: uno per famiglia, passato ai discendenti per via ereditaria. Doni meravigliosi: la capacità - con un gesto, una parola, un'occhiata - di chiamare gli animali, di accendere il fuoco, di spostare la terra. Doni terribili: la possibilità di spezzare un arto, di ottenebrare la mente, di scatenare una malattia devastante. E gli uomini e le donne dei Monti vivono nel continuo terrore che una famiglia 'scateni' il proprio Dono contro le altre, mutilandole, sterminandole o rendendole schiave. Atterriti da questa prospettiva, due giovani - amici fin dall'infanzia - decidono di non usare i loro Doni. La ragazza, Gry, sceglie di non attirare a sè gli animali durante la caccia. Il ragazzo, Orrec, indossa una benda sugli occhi, per evitare di far del male a chi lo circonda. Ma, così facendo, non rinunciano forse a ciò che hanno di più prezioso? Nel suo stile limpido, profondo e intensamente poetico, Ursula K. Le Guin racconta la sua favola più bella ed emozionante, illuminando il lettore sulla crudeltà del potere, sulla difficoltà di diventare adulti e su come sia difficile trovare, in un mondo di tenebre, il dono della luce.