La signora di Erith
Una creatura deturpata, senza nome e senza memoria; Imhrien dai capelli d'oro, una fuggitiva alla ricerca del proprio passato; Lady Rohain Tarrenys delle Isole Sorrows, nobildonna alla corte imperiale di Caermelor. Tre identità, tre vite diverse, una sola persona: Ashalind na Pendran, l'unica sopravvissuta dell'antica razza talith, figlia di un regno che è ormai divenuto polvere. Il ritrovamento di un braccialetto d'oro le ha restituito la memoria perduta, facendole ricordare un tempo lontano, nella terra di Avlantia, quando la città di Hythe Mellyn fu salvata dall'invasione dei topi grazie a un misterioso Pifferaio, il quale, non pagato per i suoi servigi, si era poi vendicato trascinando tutti i bambini nel fatato mondo di Faerie. Ashalind aveva liberato i bambini facendo loro attraversare la Porta del Bacio dell'Oblio, ma, quando il magico passaggio si era richiuso, era stata sbalzata su una terra lontana nello spazio e nel tempo, mille anni nel futuro. Ora la fanciulla vaga per le terre conosciute di Erith, popolate non soltanto dagli uomini, ma anche da creature immortali, gli eldritch wight; alcune di esse sono benevole verso gli umani, altre sono infide e mettono alla prova quanti incrociano il loro cammino attraverso enigmi, malie, pegni e sortilegi che possono portare alla morte. Sono queste le sfide che Ashalind dovrà affrontare per ricongiungersi con l'amato Thorn, il re-imperatore di Caermelor, e per guarire dal 'langothe', il fatale rimpianto che coglie tutti i mortali che hanno conosciuto Faerie. Allo stesso tempo dovrà guardarsi dalla terribile minaccia di Morragan, il Principe Corvo, che da mille anni le dà la caccia perché solo lei, forse, conosce il modo per riaprire il passaggio che conduce al Reame Fatato...
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