Dark water
Nulla è più normale dell'acqua. Eppure basta guardare appena sotto la superficie per rendersi conto di come quell'acqua che dà la vita possa anche toglierla. E per capire che, sebbene tutti noi ne abbiamo bisogno, essa può addirittura ucciderci. Infatti è proprio la vita (che conosciamo benissimo) e non la morte (che non conosciamo affatto) la vera fonte delle nostre paure. Scaturiti da queste riflessioni, i racconti di "Dark Water" si susseguono con lo stesso ritmo - ipnotico e conturbante, ricco di fascino, ma anche di tensione - delle onde di un mare mai calmo. Così, partendo dalle strane presenze che animano una casa costruita su un'isola-discarica nella baia di Tokyo e passando attraverso la misteriosa sparizione di un pescatore violento e ubriacone, la scoperta del motivo per cui un lussuoso yacht sta andando alla deriva e la rivelazione di un omicidio compiuto da una persona insospettabile (e in un modo insospettabile), Koij Suzuki traccia una rotta inquietante, usando come punti di riferimento quegli elementi impalpabili che trasfigurano gli oggetti e le atmosfere del quotidiano in qualcosa di assai più misterioso e profondo. E, navigando tra horror e thriller psicologico, giallo classico e 'ghost story', crea un libro elegante e sorprendente, che affascinerà tutti i lettori della trilogia di "Ring", ma che conquisterà pure tutti coloro che si accostano per la prima volta a questo straordinario autore giapponese.