Nell'occhio del gigante
"La strada delle stelle" di Niven Pournelle "è il più bel romanzo di fantascienza che mi sia capitato di leggere" ha scritto il grande Robert A. Heinlein, un'opinione condivisa dai lettori di tutto il mondo. Il contatto fra l'Impero dell'Uomo e la misteriosa, singolare razza dei Motie è infatti fra quelli che non si dimenticano facilmente. E' subito evidente che si tratta di una civiltà molto antica e tecnologicamente avanzata, nonostante ignori il segreto della Propulsione Alderson che permette all'uomo di viaggiare nello spazio. La complessa cultura dei Motie è basata su un sistema di 'feudalesimo industriale' ed ogni Motie rientra in un sistema di casta in accordo alla sua configurazione fisica e psicologica. Come la formiche, i Motie sono Padroni, Mediatori, Ingegneri, Guerrieri. Una razza sconvolgente e potenzialmente assai pericolosa...Ora Niven e Pournelle ritornano in questo universo con uno spettacolare romanzo che era atteso da tempo. Sono trascorsi venticinque anni da quando il Secondo Impero ha isolato i Motie entro i confini del loro sistema solare. Le manti più brillanti dell'umanità hanno passato un quarto di secolo a studiare la terribile minaccia rappresentata dalla sola specie aliena che l'uomo abbia mai incontrato sul proprio cammino. Magnificamente adattati per ogni compito specifico, sono tuttavia condannati da millenni di evoluzione a una feroce legge: riprodursi oppure morire. Ma nei pressi della supergigante rossa nota come l'Occhio di Murcheson, l'ultima barriera che li separa dagli spazi sconfinati della galazzia sta per crollare...
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