Monaco 1958
Il pomeriggio del 6 febbraio 1958, durante il decollo, il volo British European Airways 609 si schianta sulla pista di Monaco di Baviera. A bordo c’è la squadra in trasferta del Manchester United e i giornalisti che la accompagnano: venti passeggeri muoiono nell’incidente; i superstiti vengono ricoverati nell’ospedale più vicino, molti in condizioni critiche, compreso l’allenatore Matt Busby. La disgrazia sconvolge profondamente l’intero Regno Unito, anche perché il Manchester United, con la sua rosa di giovani e geniali giocatori, i «Busby Babes», è una delle squadre più amate e seguite. Attorno a queste vite David Peace compone un canto di luce e ombra, che dai rottami fumanti sulla pista di Monaco riecheggia fino all’erba calpestata dei campi di gioco, passando per stanze di ospedale, spogliatoi, camere ardenti, strade in lutto e stadi gremiti di tifosi. Pagina dopo pagina, la catastrofe vissuta da un’intera nazione si frammenta e si moltiplica nel flusso delle voci individuali: i timori dei superstiti di non poter più giocare, il dolore delle famiglie nei molteplici, ininterrotti funerali, le preghiere e le speranze dei tifosi e, sopra a tutto, il rimorso e i dubbi dell’assistente di Busby, Jimmy Murphy, costretto a mettere insieme una squadra d’emergenza con le riserve e i giovani dello United. Perché il campionato non si ferma mai. Ma anche perché talvolta il pallone è una necessità; l’unica cosa cui aggrapparsi per andare avanti.
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