Il grande museo vivente dell'immaginazione. Guida all'esplorazione dell'architettura letteraria
Quello che avete davanti non è un libro come gli altri. È un edificio, composto di ingressi, piani, stanze, cortili e uscite. È una mappa per muoversi al suo interno. È un museo, tra le cui sale viene mostrato un nuovo approccio alla costruzione delle storie. Leggerlo significa spostarsi come in una visita guidata, immergersi tra visioni e architetture, racconti e progetti, scoprire un punto di vista inedito da cui guardare alle narrazioni che danno forma e respiro alla nostra vita. Il grande museo vivente dell'immaginazione esplora i legami inattesi tra letteratura e architettura, fantasia e costruzione. A partire dall'osservazione di forme e strutture del passato - dalle capanne di paglia al Partenone, dalle case in pietra al Guggenheim di New York -, Matteo Pericoli ci conduce tra le opere di Italo Calvino e Annie Ernaux, Beppe Fenoglio e William Faulkner, Elena Ferrante e Jun'ichir? Tanizaki per analizzarle come se fossero anch'esse edifici dotati di soffitto e scantinato, fondamenta e finestre, tetti e rampe di scale: Le notti bianche dopotutto non potrebbe essere un grattacielo inclinato? E L'amica geniale due palazzi che si sostengono e respingono a vicenda? Grazie all'esperienza fatta in scuole di scrittura e università con il suo Laboratorio di architettura letteraria, Pericoli ci invita a ripensare il nostro ruolo di autori e lettori, ad abitare la scrittura in senso proprio, a permettere alla nostra immaginazione di strutturarsi, crescere e arricchirsi. Perché le storie non sono strade da percorrere: sono case in cui si può entrare, sostare, curiosare e da cui si esce sempre cambiati.