Rinascimento europeo. Il libro dell'Europa che siamo stati, che siamo e che dobbiamo diventare
Che cos’è l’Europa? È un sogno nato durante la prigionia su un’isola, in un momento in cui nessuna speranza sembrava possibile. È un muro abbattuto da una folla festante che si scioglie in un abbraccio atteso da trent’anni. È una generazione di giovani attivisti che riempie le piazze animata dal desiderio di dare un futuro al pianeta. Ma l’Europa è anche il voto della Brexit. È l’affermazione di movimenti guidati da valori opposti all’idea di comunione pacifica nata dalle macerie del conflitto. È la costruzione di barriere là dove non ce n’erano da decenni. È il corpo di un bambino morto in mare mentre cercava di raggiungere le nostre sponde.Gianni Cuperlo si fa strada in questo intrico in cerca di una visione diversa, vitale dell’Europa: il suo è un racconto appassionato che parte dalle radici della nostra storia condivisa e, attraverso Carlo Magno, Erasmo, Machiavelli, Montesquieu, Mazzini e altri grandi pensatori, arriva a individuare una prospettiva per il prossimo futuro, un orizzonte costruttivo; un nuovo Rinascimento europeo. Quella di Cuperlo è una narrazione di ampio respiro, che costruisce pagina dopo pagina ponti e confronti tra il presente e il passato, tra i momenti di coesione e le pagine più nere: l’accordo di Maastricht e la crisi greca, gli incontri a Trieste tra Svevo e Joyce e il rapporto tra Brecht e Strehler, il pessimismo di Hobbes e la battaglia di Greta Thunberg, il 1510 Sassari di Emilio Lussu e la condotta delle truppe occidentali nelle guerre dei Balcani, l’Orient Express che attraversava i territori di mezzo continente e l’assassinio di Giulio Regeni al Cairo.Rinascimento europeo è un libro di pensiero e di azione. Una ponderata riflessione sulla natura e sul percorso dell’Europa unita che vuole essere anche un intervento: un invito rivolto in primis alla sinistra perché riprenda in mano le redini di questa entusiasmante e contraddittoria avventura per condurla verso un domani di accoglienza, progresso e uguaglianza. Perché, come sa chiunque viaggi per deserti, ogni destinazione è un miraggio solo fino a quando non si riesce a raggiungerla davvero.