Antropologia strutturale zero

Antropologia strutturale zero

Dai riti alimentari degli indigeni del Sudamerica al folklore degli Stati Uniti negli anni quaranta, le osservazioni e le riflessioni da cui Claude Lévi-Strauss fece scaturire, prima di Antropologia strutturale e Antropologia strutturale due, la rivoluzione degli studi sull’uomo.Nel 1941 Claude Lévi-Strauss è un antropologo francese di trentadue anni rifugiato negli Stati Uniti per sfuggire al nazismo. Esiliato dalla sua terra natale, Lévi-Strauss vive in una condizione di incertezza esistenziale e professionale. I sei anni newyorkesi costituiranno invece per lui un percorso iniziatico, un momento di confronto con la tradizione scientifica e di affermazione dei propri principi metodologici dal quale scaturirà la sua rivoluzione nello studio delle culture e società umane.Antropologia strutturale zero, curato da Vincent Debaene, presenta per la prima volta al lettore italiano gli scritti di quel periodo, restituendo una nuova prospettiva sul lavoro del celebre studioso e sulla nascita dello strutturalismo in antropologia.Una sinfonia di testi che spaziano da osservazioni sul contesto sociale del boogie-woogie statunitense a descrizioni di strumenti musicali dei Nambikwara e ricette per la selvaggina dei Tupi-Kawahib ad analisi dei rituali alimentari dei Bororo.Antropologia strutturale zero illustra il modo in cui Lévi-Strauss maturò la sua rivoluzione antropologica; il modo in cui, tenendo insieme sociologia e psicologia, Mauss e Durkheim, approdò a un nuovo modo di intendere l’essere umano.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Antropologia strutturale zero
  • Autore:
  • Curatore: Lévi-Strauss Claude, Debaene V.
  • Traduttore: Massimo Fumagalli
  • Illustratore:
  • Editore: Il Saggiatore
  • Collana: La cultura
  • Data di Pubblicazione: 2022
  • Pagine: 328
  • Formato: Brossura
  • ISBN: 9788842828426
  • Antropologia - Antropologia

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