Il rumore dell'anima. Scrivere di jazz, rock, blues
"Il rumore dell'anima" di Ashley Kahn, giornalista musicale e produttore di fama internazionale, raccoglie anni di ricordi: le registrazioni di John Lennon per la Big Seven, tra alcol, fumo di sigaro e sparatorie; il timbro elegante e ribelle di Nina Simone che si innalza nella lotta per i diritti civili; il viaggio in pullman del gruppo gospel sudafricano dei Ladysmith Black Mambazo nell'America del rock'n'roll e dei bar per yuppie; l'amicizia tra l'eroe dei neri Miles Davis e il bianco e occhialuto Bill Evans; i demoni interiori di Billie Holiday che l'hanno travolta in una morte precoce; l'amore conteso da George Harrison ed Eric Clapton; gli ultimi giorni di B.B. King; l'aura spirituale e cosmica di John Coltrane. Storie e leggende che l'autore ha raccontato in un quarantennio di giornalismo musicale: articoli scritti nel fervore giovanile, recensioni apparse sulle riviste più importanti del mondo, diari di viaggi coast to coast, interviste ai musicisti più influenti e note di copertina di album indimenticabili. Punte di diamante di una carriera straordinaria, devota fin da subito alla musica, e ora raccolte in un'opera dal respiro intimo e universale. Nel libro, Ashley Kahn si rilegge con appassionata autocritica e raccoglie il meglio della sua produzione in un florilegio aneddotico e introspettivo, realizzato con uno sguardo capace di penetrare nell'anima di uno dei periodi più fecondi per la musica, dal secondo dopoguerra fino ai nostri giorni. Testimone e protagonista di quegli anni di sperimentazioni, contaminazioni tra generi e rivoluzioni sociali, Kahn porta alla luce episodi di assoluto valore, trascendendo il singolo evento, illuminando con la sua scrittura narrativa la nascita e le rivoluzioni tecniche dei generi musicali - blues, rock e jazz - che hanno plasmato la scena musicale moderna, e indagando l'evoluzione dell'industria discografica a partire dalle prime storiche incisioni, quando piccoli commercianti improvvisavano sale di registrazione nei loro negozi di dischi e nel silenzio lanciavano le grandi stelle del futuro.