La magnifica orda
"La magnifica orda" è un romanzo breve in tre movimenti. La piana è sterminata. A Oriente l'orizzonte è tagliato da una lama di luce. Il sole inizia a rischiarare la steppa, addolcendo l'aria aspra della notte. Alessio Slaviero non sa dove si trova e non ricorda neanche dove ha trascorso le ultime ore. Al suo fianco un uomo di bassa statura, lo sguardo rivolto all'ultima porta d'Europa - sembra lo spettro di Napoleone. Sarà lui a guidare il grande esercito dell'Occidente: guerrieri del Tempio e dell'Ospedale, contadini scozzesi dalle lunghe picche, cavalieri teutonici, opliti ateniesi vincitori a Maratona, centurioni romani, predoni vichinghi, giannizzeri. Alessio Slaviero deve uscire di casa, deve attraversare una Milano allucinata. Una città grigia, stanca e incrudelita come lui in questo tempo spietato. Deve fronteggiare il suo destino di quarantenne solo e disoccupato. E il suo destino ha un nome e cognome, siede impettito dietro la scrivania di un ufficio delle risorse umane. Ma l'eco della magnifica orda rimbomba ancora nella testa di Alessio Slaviero... Parco Sempione, gennaio. L'aria è gelida. Ai piedi lo zaino carico di libri e nessuna voglia di trascinarlo a scuola: il giovane Alessio Slaviero incontra un biblico profeta metropolitano. E da lui che ascolta l'annuncio dell'imminente crollo della civiltà occidentale, sotto la pressione insostenibile della magnifica orda.