La maledetta Vecchia Signora
Nella Torino della Fiat, della Marcia dei Quarantamila e delle Brigate Rosse, Giovanni Battista Oddone, per tutti Giambone, sfreccia per le vie della città con la sua Porsche 911 cabrio granata, targata TO RO, infischiandosene delle lotte del proletariato e delle manifestazioni che sconvolgono la quieta fissità borghese della città sabauda. Cresciuto senza padre e con una madre costretta a lavare le scale nel quartiere più operaio di Torino, Giambone sbarca il lunario con piccole truffe e gestendo i clienti della fidanzata Cosetta, detta Cosa, giovanissima prostituta. Poi una grande ondata di gelo, che spira dal Polo Nord e investe l'Europa e l'Italia tutta, stringe in una tenaglia mortale la vita di Giambone. Ammanettato, processato, condannato con l'accusa di partecipazione a banda armata, cerca un modo per racimolare del denaro e creare un diversivo alla tensione della vita carceraria: una truffa che mescoli calcio e sesso. Giambone è abile a intessere imbrogli e il mammasantissima della prigione delle Nuove, Don Vincenzo, coltello alla gola e scagnozzi alle calcagna, lo costringe a rinunciare alla fede nella squadra granata e a essere dei suoi. In cambio: la libertà. Fuori lo aspetta una scrivania all'odiata Juventus, l'occhio severo dell'agente Samantha Randazzo, le paranoie di Cosa e un sottobosco criminale che cresce all'ombra della Mole. E una macrotruffa da organizzare che coinvolga la Fiat, la Juventus e Gheddafi. Questa volta però per Giambone il gioco si fa troppo duro...