Cinafrica. Pechino alla conquista del continente nero

Cinafrica. Pechino alla conquista del continente nero

Negli ultimi anni, la Cina è partita alla conquista del continente nero. Nero di pozzi di petrolio, di giacimenti minerali, di ferro, di rame, di oro, di riserve naturali di gas, di legno dei boschi. Con un tasso di crescita pari al 10% annuo (quasi il doppio dell'Italia negli anni del boom), nessuno più di Pechino ha bisogno di mettere le mani su questo nuovo - e ultimo - pozzo energetico mondiale. Così, mentre politici e diplomatici si affannavano a stringere accordi promettendo cancellazione del debito, forniture militari e in-frastrutture in cambio dell'utilizzo di queste fonti, migliaia di imprenditori cinesi si trasferivano in Africa e costruivano ferrovie in Angola, ponti in Ruanda, autostrade in Etiopia, acquedotti, strade, porti e areoporti. Nel giro di pochissimo, è così nata la Cinafrica, terra in cui Serge Michel e Michel Beuret - seguiti dall'obiettivo fotografico di Paolo Woods - hanno viaggiato per oltre due anni, regalandoci il primo reportage illustrato dal cuore del futuro asse economico mondiale.
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