La compagnia delle Indie. La prima multinazionale
Una villa in stile palladiano nel centro di Calcutta che ospita una collezione di opere d'arte europee; le lettere di un imperatore Moghul custodite in un archivio delle Alpi francesi, i nomi degli esploratori britannici incisi sulle piramidi egiziane: attraverso questi e molti altri esempi, Maya Jasanoff racconta di coloro che hanno vissuto ai confini orientali dell'Impero britannico. In un'era in cui i confini tra Oriente e Occidente stavano prendendo forma, uomini e donne hanno attraversato culture e continenti collezionando oggetti, per piacere o per prestigio. L'autrice indaga quali oggetti queste persone hanno portato nei più remoti avamposti dell'Impero, cosa hanno riportato in patria, cosa li motivava, se ambizione, curiosità, amore o brama di ricchezze. Ai confini dell'Impero guarda oltre la storia ufficiale fatta di colonialismo e sfruttamento, per raccontare un aspetto più nascosto dell'imperialismo britannico, in cui mondi molto diversi si sono influenzati a vicenda creando una cultura ricca e unica.
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