The house that Trane built. La storia della Impulse Records
Negli anni Sessanta, l'Impulse Records rappresentò per molti musicisti un sogno impossibile che diventava realtà: un'etichetta importante era finalmente disposta ad avventurarsi nell'imprevedibile evoluzione creativa del jazz. Quel momento rappresentò uno dei rari casi in cui grande arte e risultati commerciali si incontrano, rendendo possibile la realizzazione di mitici album d'avanguardia divenuti leggendari anche per la ricercatezza e lo stile delle copertine. Con un artista di punta del calibro di John Coltrane, l'Impulse fu una delle etichette musicali più innovative e durevoli: dopo l'età dell'oro dei primi anni Sessanta, abbracciò la psichedelia e produsse dischi pionieristici dove jazz e rock si incontravano. Il libro racconta vent'anni di trionfi artistici e di successi commerciali dalla viva voce di musicisti, dirigenti e produttori. Di particolare interesse l'analisi di trentasei LP come "The Black Saint and the Sinner Lady" di Charles Mingus, "Chapter One: Latin America" di Gato Barbieri e "Translinear Light" di Alice Coltrane.
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