Una spia a Roma

Una spia a Roma

Nel gennaio 1944 gli Alleati sbarcano ad Anzio. La strategia di Churchill è di conquistare i colli Albani per accerchiare la X armata tedesca del feldmaresciallo Kesselring. Una settimana prima che scatti l'operazione il capo dell'Office of Strategic Services, generale William J. Donovan, decide di inviare a Roma un ufficiale americano volontario che coordini le attività spionistiche e organizzi un'insurrezione partigiana in modo da agevolare l'entrata degli Alleati nella capitale. Per questa missione ad alto rischio viene scelto il maggiore Peter Tompkins, un coraggioso ventiquattrenne che dopo lo sbarco di Salerno si è già distinto nel reclutamento di agenti italiani da inviare clandestinamente al Nord, creando il primo nucleo dell'Organizzazione resistenza italiana, che produrrà intelligence per gli Alleati fino alla vittoria finale. Raggiunta la Corsica con l'aereo privato di Donovan, Tompkins sbarca con un gommone sulla costa tirrenica, dietro le linee tedesche, per entrare quindi a Roma e mettersi in contatto con la giunta militare del Comitato di liberazione nazionale. Il diario dettagliato di quei giorni diverrà materiale per "Una spia a Roma". Quando il libro fu pubblicato negli Stati Uniti, Drew Middleton lo recensì sul New York Times Book Review definendolo "un racconto sincero, lucido, emozionante di vita dietro le linee nemiche", "una delle migliori descrizioni di come le informazioni venissero raccolte e trasmesse" in cui l'autore "ha il grande dono di dare qualcosa di più di una semplice rappresentazione dei compagni, arrivando a farci conoscere, comprendere e ammirare Franco e Cervo. La scena in cui quest'ultimo muore nelle mani dei suoi torturatori tedeschi e italiani" continua Middleton "è una delle più commoventi che abbia mai letto". Le fughe rocambolesche e i nascondigli improvvisati, gli spostamenti in incognito per la città con la Beretta in tasca e i 'coprifuoco party' (a cui partecipavano anche ufficiali tedeschi, come il capitano delle SS Erik Priebke) si intrecciano alle vicende che fecero di Peter Tompkins una figura chiave in una delle pagine più delicate della guerra contro il nazifascismo: il salvataggio della testa di ponte di Anzio dalla controffensiva tedesca. Questa impresa fu possibile proprio grazie alle informazioni raccolte dai partigiani reclutati da Tompkins, e grazie al loro sacrificio (furono tra le vittime alle Fosse Ardeatine e a La Storta): ed è agli eroi della guerra per Roma che questo libro vuole rendere omaggio, rievocandone le personalità e raccontandone i destini.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare