Itaca addio
"Itaca, addio" è dedicato a un caso letterario multiplo davvero singolare. Quattro scrittori novecenteschi raccontano in modo diverso la stessa storia: quella di un emigrato che compie una rimpatriata dopo un lungo periodo di lontananza, ma presto lascia di nuovo il paese per tornare nella grande città in cui è maturata la sua vita. Uno dei maggiori italianisti d'oggi scopre il filo rosso che collega una serie di testi famosi, scanditi su un arco di tempo che dalla fine degli anni trenta si estende fino ai settanta: "Conversazione in Sicilia" di Elio Vittorini, "La luna e i falò" di Cesare Pavese, "Libera nos a malo" di Luigi Meneghello, "Il giorno del giudizio" di Salvatore Satta. Ponendoli a confronto, analizzandone i personaggi, lo stile, le tecniche narrative, Vittorio Spinazzola individa le varie prospettive storiche ed esistenziali secondo cui è inquadrato un ritorno alle origini destinato a risolversi in un congedo definitivo dal passato. Il racconto viene così a coinvolgere alcune delle questioni più dibattute dalla cultura contemporanea: il rapporto fra i sessi e le generazioni nella convivenza familiare, la dialettica delle classi sociali, il contrasto fra città e campagna, sullo sfondo della grande transizione dalla civiltà agricola e paesana all'epoca della modernità urbano-industriale. Costruito in base a un'idea originale, "Itaca, addio" rappresenta un importante contributo alla critica letteraria del nostro tempo, attraverso uno studio organico su quattro libri affascinanti, su quattro scrittori di prima grandezza.
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