Duemila anni di felicità. Diario di un'eretica
Una donna si racconta in questo libro: con passione, con fedeltà alla scrittura lungo il corso degli anni. Le sue pagine sono specchi che riflettono immagini sempre nuove, in presa diretta sulle vicende del mondo intero. Perché quella di Maria Antonietta Macciocchi è la vita di una protagonista: intensa, segnata da coraggiose militanze, da un'instancabile attività politica e culturale. Giovanissima partigiana, giornalista, scrittrice, parlamentare italiana ed europea, la sua corsa è stata un viaggio inquieto, talora solitario, nei problemi della nostra epoca: una ricerca caparbia di valori contro l'umiliazione di donne e uomini, in un mondo dominato dalle dittature fasciste, dall'affarismo cinico dell'Occidente e dal totalitarismo sovietico. Ma la corsa dura ancora: dopo il crollo del muro di Berlino, ecco le sfide dell'attualità.Nella costante tensione verso una verità senza maschere, nella ribellione alle imposizioni di qualsiasi segno, l'esperienza narrata in "Duemila anni di felicità" delinea a tratti la figura di un'eretica che, partita da una grande progetto democratico, deve combattere le tentazioni del disincanto. Due punti di riferimento costanti, però, sembrano garantire la continuità dell'impegno: la riflessione sulla condizione femminile e la vocazione europea, che l'ha portata a Parigi, dove ha vissuto il '68 con gli studenti e dove ha condiviso il lavoro dei più illustri intellettuali francesi.Vibrante come un manifesto, avvincente come un romanzo, questo libro seduce grazie a una scrittura di respiro ampio, capace di fotografare i fatti e di scandagliare l'anima, di librarsi in grandi sintesi e di colpire con ironia pungente. Parole che tracciano, oltre alla parabola esistenziale di una donna, una storia particolarissima della sinistra italiana ed europea, il racconto di un ideale durato duemila anni di felicità.
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