L'europa e l'amore
Ben prima di essere formulati in un progetto economico o militare, l'idea di un'Europa unita e l'interrogativo su una presunta identità europea si sono lungamente nutriti di una sostanza culturale ed emotiva. Questo libro ricostruisce il legame fra tradizione del pensiero politico e filosofico sull'europeismo e quella poetica e letteraria sull'amore, utilizzando come fonti documenti ufficiali, testi psicoanalitici, romanzi e lettere private. Il periodo su cui Luisa Passerini concentra maggiormente la sua attenzione è quello tra le due guerre mondiali, con un occhio di riguardo per la Gran Bretagna. Ma la sua analisi si estende agli altri paesi europei, su un arco di tempo che comprende gli ultimi due secoli.Capitoli su singoli testi letterari e i loro autori si alternano con capitoli di storia intellettuale e culturale. I primi mostrano le versioni moderne del mito di Europa, la principessa fenicia che fu sedotta da Zeus in forma di toro e tarsportata verso ovest dando nome al continente, e ricostruiscono la lunga riflessione critica, ripresa appunto nell'Inghilterra degli anni trenta, sul carattere "europeo" della poesia amorosa provenzale. I secondi illustrano fra l'altro l'idea d'Europa proposta dai fascisti britannici e il sogno di nuove forme di civiltà e di amore durante la guerra civile spagnola, l'utopia di gruppi che tentarono di combinare la psicologia di Adler con la federazione del continente, le concezioni di Freud e Jung sulla crisi della civiltà europea.Il saggio si chiude con la storia della corrispondenza epistolare (1938-1945) fra una donna inglese e un uomo tedesco, un esempio di che cosa potesse significare, nella concretezza del quotidiano, vivere la dimensione europea di una relazione amorosa in quel tormentato momento storico.
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