Come liberarsi del liberismo
Globalizzazione: sia i suoi fautori che i suoi avversari, paradossalmente, la ritengono un processo inesorabile. I neoliberisti ne proclamano le sorti radiose, mentre la sinistra, quando non si unisce al coro ottimista, fa da profeta di sventura. Il liberismo intende smantellare il potere di intervento degli stati sull'economia. Ma coloro che si oppongono a questo disegno si limitano spesso alla difesa dello stato sociale esistente, che protegge un numero sempre più ristretto di "garantiti" a scapito dei precari e dei disoccupati prodotti dalle politiche di libero mercato. Alain Touraine mostra l'esistenza di attivi movimenti sociali capaci di particolare forza nella Francia di questi anni: i senza-lavoro (disoccupati che rivendicano un impiego e un reddito), i senza-documenti (immigrati che chiedono la regolarizzazione) e i senza-casa (gli esclusi che non hanno l'abitazione). Sono esempi dei nuovi attori sociali che in tutto l'Occidente stanno gettando le basi dell'egualitarismo. Oltre la "terza via" esiste dunque un'azione dal basso, che potrà arginare le ingiustizie create dal liberismo sfrenato e superare la sclerosi degli apparati statali e sindacali.