Il viaggiatore meravigliato. Italiani in Italia 1714-1996
C'è un luogo comune da sfatare: non è vero che gli Italiani non conoscono il loro paese, non è vero che viaggiano solo all'estero. Lo dimostrano le pagine raccolte da Clerici in questo volume: testimonianze firmate da Italiani in cammino per le strade della penisola negli ultimi tre secoli, dal 1714 al 1996. Italiani di ogni estrazione e mestiere, illustri o poco noti, grandi scrittori e personaggi poco conosciuti come il giovane studente Gardini, naturalisti e militari. Le loro relazioni, in forma di diario, di reportage, di descrizione, di lettera, dipingono un'Italia sorprendente: nel Settecento, Torcia ricorda la caccia all'orso in Abruzzo e Leanti racconta i riti funebri e matrimoniali in Sicilia; nell'Ottocento, Bertarelli semina lo scompiglio fra i contadini pedalando da Reggio Calabria ad Eboli; nel Novecento, l'epopea alpina di Bonatti fotografa il prodigio del ghiacciaio e della roccia. In questo caleidoscopio di scritture, che rappresenta tutte le regioni italiane, confluiscono pagine di grande letteratura e appunti di costume, i viaggi enogastronomici - memorabile quello di Mario Soldati alla ricerca dei vini genuini - e le testimonianze al seguito del Giro d'Italia, immortalato da Alfonso Gatto che nel 1947 disegna Coppi in fuga sul Pordoi.A questo ricco materiale la curatela di Clerici conferisce, con la sua prospettiva articolata, il necessario inquadramento storico e letterario. Emergono così dal Viaggiatore meravigliato argomenti di stringente attualità: la questione dell'identità nazionale, il senso di appartenenza degli italiani ad una medesima terra, la loro vocazione federalista o centrista, l'atteggiamento nei confronti dei processi di modernizzazione che hanno radicalmente trasformato il paese dal Settecento ad oggi.
Momentaneamente non ordinabile