La morte di Artemio Cruz
"Voi siete morti. Io sono sopravvissuto." E' il pensiero che scandisce gli ultimi istanti di Artemio Cruz, mentre ripercorre con la memoria i suoi settantun anni di vita. Due rivoluzioni combattute sotto diverse bandiere, il dolore struggente di un amore perduto, l'odio sordo di una moglie che lo disprezza, la fine precoce dell'unico figlio maschio, gli intrighi degli avversari politici. Artemio è sopravvissuto a tutto questo con ferocia, con forza animalesca, senza concessioni alla morale, agli affetti, ai sensi di colpa che ha sempre respinto; ha amato, ha odiato, ha lottato, è sceso a compromessi, fino a diventare uno degli uomini più potenti e temuti del Messico. Adesso, di fronte a una sorte ineluttabile che pure non riesce ad accettare, è rimasto solo. Imprigionata in un corpo che sembra decomporsi sotto i suoi stessi occhi, la mente gli si popola dei dubbi, delle ossessioni, delle paure che per tutta la vita non ha mai voluto affrontare. Ma nemmeno la morte incombente riuscirà a spegnere il suo ultimo ghigno beffardo. Riconosciuto come uno dei capolavori della letteratura latinoamericana, La morte di Artemio Cruz è il libro che ha rivelato al mondo l'esuberante ricchezza e l'nconfondibile originalità dello stile di Carlos Fuentes, autore che viene oggi annoverato tra le voci più significative della narrativa contemporanea.
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