Storie di paese. Quella bettonica della Rosetta
Storie di paese: tante, brevi, alcune cortissime, qualcuna più lunga, sull'onda del raccontare dei tempi in cui non c'era la televisione e la gente dialogava piacevolmente da una ringhiera all'altra, sotto i portici, la sera nelle stalle, sui treni dei pendolari, nei caffè e nelle osterie. Storie di vita quotidiana, descrizioni di stati d'animo, oppure di avvenimenti che hanno lasciato il segno, come quelli vissuti durante l'ultima guerra o le vacanze, ma anche storie di amori appena sbocciati che non hanno fatto in tempo a maturare, oppure di passioni intense travolte dagli eventi. Con un linguaggio il più possibile vicino al raccontare schietto e disinvolto della gente di paese, che spesso, per dare più tono al discorso, ricorreva al dialetto, l'autore raccoglie storie di vita quotidiana: il dipinto di un mondo che non c'è più.