Il segno del ritorno
Lo scenario maestoso della Valle Aurina è lo sfondo di questo romanzo storico in cui si muovono personaggi del passato che incarnano aspirazioni, valori ed emozioni senza tempo. Protagonista è Herbert, un contadino desideroso di riscatto, che con l'aiuto dell'amico curato impara a scrivere e, con tenacia, riesce a erigere un maso per la sua famiglia sopra il paese. Sulla piccola comunità della Valle Aurina, dove il tempo è scandito dalle fatiche quotidiane, nella prima metà del Cinquecento si abbatte come una valanga la rivoluzione di Lutero che scuote dalle fondamenta un mondo che sembrava immutabile. Il contadino e il curato diventano, loro malgrado, protagonisti della Guerra dei Contadini che insanguina la Germania meridionale e travolge il Sacro Romano Impero. Sangue e libertà, violenza e fede, il vecchio mondo e il nuovo: i due uomini dovranno scegliere mentre attorno a loro divampano le fiamme alimentate dalle eresie di Zwingli e di Muntzer. Costretti alla fuga si uniranno agli ultimi ribelli, accompagnandoli nell'estremo tentativo di una rivolta ormai senza speranza. Cadute le aspirazioni di libertà e di giustizia, non resta che la scelta tra tornare nella terra d'origine o l'esilio. Per chi resta c'è il rimpianto di un futuro sognato e perduto, per chi fugge il ricordo di un passato e di una terra abbandonati.
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